Preziosa perla in piu' prezioso scrigno; cosi' Fogazzaro decantava Molveno
Molveno, ai piedi delle Dolomiti di Brenta!
Il piccolo paese di Molveno in Trentino si trova a quota 864 metri, si specchia nell'omonimo lago, ai piedi del Gruppo Brenta, massiccio dolomitico nel Parco Naturale Adamello Brenta. E' una località dalle antiche tradizioni turistiche, dove la natura e il benessere sono un bene da sempre custodito e offerto ai suoi ospiti.
Un destino inaspettato...
Siamo alle porte della catena centrale delle Dolomiti Brenta, le cui cime si riflettono nell'azzurro intenso del Lago di Molveno e le verdi distese di abeti e boschi di faggio rendono il panorama incantevole.
Case con tetti di paglia
Come ogni sperduto villaggio alpino, le origini di Molveno sono remote. Sebbene in origine la località fosse utilizzata per il pascolo estivo di capre e pecore, nel corso dei secoli sorse un piccolo insediamento di capanne che divennero stabilmente case con tetti di paglia per vivere tutto l'anno. Nei secoli successivi il nucleo originale del villaggio di Molveno si espande per le nuove e migliori condizioni di vita raggiunte dai suoi abitanti, si costruiscono altre case e in seguito locande e alberghi per dare ospitalità ai nuovi viaggiatori-turisti stranieri, giovani aristocratici inglesi e tedeschi, alla ricerca di nuove esperienze di vita a contatto con la natura.
Molveno e le sue 'regole'
A Molveno la vita quotidiana era scandita dalle stagioni e l'economia di sussistenza era legata alle scarse risorse naturali. Quelle poche case costruite con sacrifici erano tutte vicine per risparmiare territorio utile per le coltivazioni e il pascolo. Inoltre con la bonifica, pulizia e disbosco, gli abitanti di Molveno cercavano di aumentare la superficie del loro territorio destinata alle coltivazioni e allo sfalcio del fieno, necessario alle bestie durante l'inverno. La vita nel paese scorreva secondo ritmi naturali e tutte le attività agro-silvo-pastorali erano organizzate dalle famiglie in autonomia ponendosi una serie 'regole' per la gestione dei beni comuni come campi, prati, boschi, acque...
Queste 'regole', rispettate da tutti per diversi secoli, erano discusse dalle famiglie prima della loro entrata in vigore ed erano sempre indirizzate ad ottenere il miglior beneficio per la remota comunità di Molveno.
Nasce il Mestiere di Guida Alpina!
Per molto tempo le Dolomiti di Brenta alle spalle del piccolo villaggio di Molveno, rimasero testimoni delle attività degli abitanti che vivevano ai suoi piedi. Gli unici motivi per andare in montagna, salire per la Val delle Seghe e inoltrarsi nelle Dolomiti di Brenta furono prima la caccia e la ricerca di pascoli, in seguito la costruzione di malghe per portarvi le bestie a pascolare durante la stagione estiva. Furono proprio i cacciatori e i pastori, sebbene non ci fossero nomi e sentieri segnati, con la loro esperienza e conoscenza dei luoghi a fare la differenza nel periodo dei primi viaggiatori e turisti.
Alpinisti internazionali famosi come John Ball, D. Freshfield, J. Payer ricercavano i cacciatori di Molveno per avvalersi delle loro conoscenze per esplorare e conquistare le Dolomiti di Brenta. I primi grandi accompagnatori di questi alpinisti-esploratori furono i Nicolussi e così il passaggio a un nuovo lavoro fu breve, nacque una nuova attività che aumentava il tenore di vita delle famiglie di Molveno, il mestiere di Guida Alpina.
Arrivano i primi turisti a Molveno
A partire dal 1864 si accendono i riflettori sul Gruppo Brenta che diventa meta di un turismo alpinistico che cambierà con forza l'economia di Molveno basata sulla pastorizia e agricoltura. Nasceranno attività alberghiere e commerciali, nuove professioni al servizio dei signori turisti. Molveno può ora contare su una risorsa aggiuntiva: il Turismo Alpinistico e nel tempo sarà declinato nelle varie forme in base alle richieste dei turisti-ospiti.